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Mercato ortofrutticolo contro il caro prezzi. Si risparmia fino al 50% e noi facciamo acquisti collettivi? scrivetemi per organizzarci!

CRISI E CONSUMI. Positivi i dati: è stato movimentato il 53% in più di merci rispetto al 2009 È aperto al pubblico tutti i giorni dalle 9 alle 11, ma si compra solo a cassette. Si risparmia fino al 50%
RICCARDO CACCIA
Il mercato ortofrutticolo è aperto anche al pubblico due ore al giorno
Frutta e verdura troppo cari? I prezzi sono mediamente più alti dello scorso autunno di circa il 5%, specie per la frutta. Pochi sanno però che un'occasione di risparmio può venire dallo stesso mercato all'ingrosso, cui il comune cittadino può accedere liberamente. Veronamercato, la principale piazza agroalimentare regionale, è infatti aperta ogni giorno anche al consumatore finale dalle 9 alle 11 (il sabato dalle 7,30 alle 9,30), a patto che l'acquisto avvenga “a collo", ossia a casse di prodotto. Un vincolo previsto dalla normativa, ma che può anche rivelarsi un incentivo per i consumatori a organizzarsi in gruppi per acquisti collettivi, assieme ad altri familiari o ad amici per dividersi poi le grandi quantità.

COSA DICE LA LEGGE. L'apertura al pubblico «è prevista espressamente dalla normativa nazionale di settore e da una specifica legge regionale in materia che obbliga il mercato a tenere aperti ai clienti per due ore al giorno, così come avviene in tutti gli analoghi mercati nazionali», spiega il presidente Riccardo Caccia.«Direttamente al mercato all'ingrosso si rivolgono famiglie numerose e bisognose, grandi comunità e piccoli ristoratori per risparmiare qualcosa sui costi di acquisto dell'ortofrutta. In passato c'è stato qualche attrito tra dettaglianti e grossisti: i primi non sono comprensibilmente troppo propensi alle eccessive aperture al pubblico da parte dei grossisti. Ma credo che, al di là di tutto, sia giusto dare l'opportunità di risparmiare a chi ha veramente bisogno in un momento non facile dell'economia. In più parliamo di orari limitati, di vendite in quantità rilevati e di un mercato non comodo come quello della grande distribuzione».

RISPARMI FINO AL 50%. Il centro agroalimentare offre una rosa di quasi 400 prodotti, da oltre 70 grossisti e il loro prezzo è aggiornato ogni giorno su Internet. L'acquisto diretto consente generalmente un risparmio vicino al 50%. Un rapido confronto con i prezzi praticati al dettaglio permette di individuare un ricarico sul prezzo all'ingrosso del prodotto ortofrutticolo di circa il 120-140%.Un confronto può essere fatto con l'insalata indivia riccia: il prezzo prevalente registrato all'ingrosso negli ultimi giorni è stato di 0,80 euro al chilo, mentre quello praticato al dettaglio si aggira attorno a 1,90. Altro esempio con il kiwi: la qualità Hayward di provenienza italiana (veronese in particolare) è venduta all'ingrosso attorno a 1,15 euro al chilo mentre nei negozi ha un prezzo prevalente di circa 2,7-2,80 euro al chilo (3,4 euro quella di importazione). Finiamo con le arance: la varietà Navelina vale 0,85 euro nelle mani del grossista, 1,90 sui banchi.

DATI POSITIVI. «Nonostante la pessima congiuntura economica quest'anno registreremo un certo aumento delle quantità di prodotto trattate» prosegue Caccia nel commentare un andamento ancora difficilmente decifrabile.«Ciò grazie soprattutto alla notevole propensione all'interscambio internazionale maturata dalla Veronamercato, visto che quasi il 40% dell'ortofrutta viene venduta ad acquirenti esteri, dato notevolmente superiore al 20% dei mercati di Roma e di Milano. In più il centro contribuisce a canalizzare grande parte del prodotto regionale. Quasi il 40% dell'ortofrutta che transita qui è prodotta all'interno del Veneto, dando quindi molta valorizzazione all'indotto agroalimentare del nostro territorio». Dati in tonnellate relativi al primo semestre

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